Farm cultural park: quando il presente valorizza la storia
Per chi volesse godersi una passeggiata tra le vie del centro storico di Favara, tra sapori, arte e cultura, il Farm Cultural Park è sicuramente una tappa d’obbligo.
Per chi volesse godersi una passeggiata tra le vie del centro storico di Favara, tra sapori, arte e cultura, il Farm Cultural Park è sicuramente una tappa d’obbligo.
Palazzo Albergamo è stato edificato a cavallo tra il XIX e il XX secolo e si trova fra piazza Cavour e via Belmonte. Già all’epoca era albergo e dolceria di detta famiglia.
Palazzo Fidirichello si trova tra piazza Cavour e via Arco Cafisi. È stato edificato nella prima metà del XIX secolo
Palazzo Giuseppe Cafisi si trova ad est di piazza Cavour. La sua edificazione risale alla metà del XVIII secolo.
Palazzo Salvatore Cafisi si trova a nord di piazza Cavour ed è stato edificato nella metà del XIX secolo.
Palazzo Fanara si trova a a sud di piazza Cavour e risale alla seconda metà del XIX secolo.
Palazzo La Mendola, della prima metà del XIX secolo, si trova a nord di Piazza Cavour ed è oggi in parte sede Municipale.
La piazza principale di Favara, Piazza Cavour, raggiunse la sua conformazione attuale già nel XVI secolo.
Nel XVIII secolo fu realizzata la Biblioteca-Museo “Barone Antonio La Mendola”.
Il Castello Chiaramonte può essere considerato il principale palazzo della città di Favara. Ubicato sul lato nord-ovest della piazza Cavour, secondo gli storici fu edificato da Federico II di Chiaramonte intorno al 1270.
La Chiesa del Boccone del Povero è sita nella parte alta della collina
La Chiesa del Carmine con l’annesso convento del XVI secolo, ceduta dai frati francescani ai carmelitani, caratterizzata dal suo ampio portale aggettante.
La Madonna dell’Itria, edificio del XIV secolo, solo successivamente adibito a chiesa col nome di San Filippo fuori le mura.
La Chiesa principale, oltre che il più imponente edificio di Favara, è sicuramente la Chiesa Madre, dedicata alla Madonna Assunta, sita vicino Piazza Cavour.
La Chiesa del Rosario del XVII secolo, caratterizzata al suo interno da splendidi stucchi barocchi e da un soffitto ligneo a cassettoni dipinto, molto probabilmente, da un discepolo di Pietro D’Asaro, il racalmutese Simone Lo Guasto.
La Chiesa di San Francesco col convento di Sant’Antonio dei Minori Francescani è sita nella parte alta della collina.
La Chiesa di Santa Rosalia, detta anche del Purgatorio, fu costruita dopo la peste che colpì il paese nel 1626.